venerdì 28 novembre 2014

KAISERSCHMARREN..LA FRITTATA DELL'IMPERATORE

...Kaiser che?????ma che dici??? stupidaggini!!!



Un'altra ricetta del mio amato Alto Adige!
Un'altra ricetta che per me profuma di Natale!
Non mi dilungo questa volta, vi lascio solo una curiosità..e buon appetito!!

Il Kaiserschmarren (dal tedesco Kaiser "imperatore, e schmarr(e)n "frittata dolce"), è uno dei più famosi dessert austriaci, diffuso in tutta l'area dell'ex Impero Austro-Ungarico e anche della Bavaria.
Letteralmente..appunto..stupidaggini.
A Natale, si possono trovare ovunque, in ogni banchetto di ogni mercatino di ogni città. Con il vin brulé o il succo di mele caldo sono poi la fine del mondo.
Non è nient'altro che una spessa crèpe spaccata che viene cosparsa di zucchero a velo e mangiata con la marmellata di mirtilli rossi o di ribes. 
Dietro questo dolce si cela però, un misfatto! La leggenda narra che  una sera l'imperatore Francesco Giuseppe avesse ordinato al suo cuoco una crèpe da servire nel suo studio. Il cuoco, preso alla sprovvista e impegnato a preparare la cena per il resto della famiglia reale, lasciò la crèpe troppo sul fuoco facendola bruciare, e nel girarla si ruppe.Non avendo tempo per prepararne un'altra, la spezzettò, coprì le parti bruciate con lo zucchero a velo e mise la marmellata a lato, nel piatto. L'Imperatore, vedendo questo nuovo piatto, colpito, lo assaggiò, e da quel momento divennne in suo preferito.

E non solo il suo..

INGREDIENTI

5 UOVA
50 GR DI ZUCCHERO
250 GR DI FARINA 00
1/4 DI LITRO DI LATTE
1 PIZZICO DI SALE
SCORZA DI MEZZO LIMONE GRATTUGIATA
2 CUCCHIAI DI UVETTA
80 GR DI BURRO
ZUCCHERO A VELO
MARMELLATA DI MIRTILLI ROSSI (IO DI ALBICOCCHE)

Per prima cosa separate gli albumi e montateli a neve con un pizzico di sale.

Montate poi, in un'altra ciotola, i tuorli con lo zucchero, aggiungendo pian piano la farina setacciandola, il latte, l'uva passa e la scorza del limone.

Unite infine l'albume montato a neve.

In un padellino fate sciogliere un pezzetto di burro e versate il composto che dovrà essere alto circa un dito o anche meno, dovrà dorare bene da un lato, poi dovrete girarlo e lasciarlo dorare anche dall'altro lato, e tagliarlo mentre finisce di cuocere. Aggiungete in ultimo un po'un po' di zucchero e girate facendo carammellare.

Trasferite caldo su un piatto, spolverizzate di zucchero a velo e aggiungete marmellata a volontà.
Non me ne vogliano gli alto atesini se non ho usato la marmellata di mirtilli, ma le marmellate noi le si fa in casa e ho preferito usarne una della nostra piccola produzione famigliare!!


Noi lo abbiamo mangiato dopo cena, ma secondo me per merenda o colazione è il top del top!
Buon appeee e buon week end a tutti eh!!!


giovedì 27 novembre 2014

BOMBETTE DI BROCCOLI PICCANTI E RICOTTA CON MAIS SALTATO AL BURRO

...scontato??? MAI...



Vengo da una famiglia di buone forchette, come si dice qui da noi, dove in realtà è raro che avanzi qualcosa. Se la mamma ne fa di più, c'è sempre qualcuno che fa il bis.. (tutti dal metro e 70 in su, pance lunghe, tanta fame!!).
Scherzi a parte, a viver da soli però capita di sbagliare le dosi.
Questo piatto è una sorta di svuota frigo: broccoli già cotti, ricotta prossima alla scadenza e una scatoletta di mais aperto. 
Insomma, detta così non ci avrei scommesso 1 centesimo.....e invece.....

INGREDIENTI

BROCCOLI LESSATI (IO CIRCA 300 GR)
RICOTTA VACCINA (IO CIRCA 250 GR)
PAN GRATTATO 
3 ACCIUGHE SALATE SOTT'OLIO
PEPERONCINO
1 SPICCHIO DI AGLIO
SALE 
PEPE
OLIO EVO
MAIS
BURRO
SESAMO NERO
SESAMO CHIARO



Mettete per prima cosa i filetti di acciuga, lo spicchio di aglio, il peperoncino (a piacere), un pizzico di sale in una padella a soffriggere con l'olio.



Quando le acciughe iniziano a sciogliersi aggiungere i broccoli già cotti e saltarli per qualche minuto.
Trasferirli in una ciotola e schiacciarli con i rebbi della forchetta. Aggiungere la ricotta, sale, pepe,e il pane poco alla volta (non so dire con precisione quanto ne ho messo..andate a occhio fino ad ottenere un impasto non troppo tenero) e mescolate.



In un piatto mettete un po' di pan grattato, del sesamo nero e del sesamo chiaro, e man mano che fate le polpette, rotolatele in questa panatura.



Mettetele a rosolare poi in una padella con un dito di olio d'oliva finché non saranno belle dorate.



In un padellino poi, mettete una noce di burro e il mais, salate e pepate a piacere e lasciatelo saltare per qualche minuto.

Ecco fatto!! Con 3 avanzi si organizza una cenetta che è tutto tranne che scontata, ma gustosa e saporita e sopratutto senza sprechi!!!



Mangiate consapevolmente!!
Buon appe!




martedì 25 novembre 2014

POLLO MARINATO ALL'ARANCIA E SALSA DI SOIA IN INSALATA DI FINOCCHI E ARANCE

...la possibilità di inventare...



Eccolo..di nuovo lui.
Il petto di pollo.
Lo compro spinta da sensi di colpa legati ad una dieta  mai iniziata.
Lo tengo in frigo un giorno nella speranza che mi venga voglia di mangiarlo.
La famosa voglia di petto di pollo.... ma dove?? Ma perché??? Ma quando???? 
Ma no..ma perché l'ho comprato??
Lo metto in freezer..in stand-by.
Poi prima o poi dovrà esser mangiato sto petto di pollo no?
Lo scongelo e lì non ho più scuse.
Quando mi trovo di fronte al petto di polle ringrazio il Signore di avermi fornito di fantasia..culinaria e non, altrimenti lo mangerei con la voglia di quando ero bambina;  quando la mamma non aveva tempo di preparare altro per cena, faceva il petto di pollo e io fingevo ogni sorta di dolore di pancia, di stomaco, di testa, di denti....( ciao mamma..so che mi stai leggendo..in realtà non era male eh, il tuo petto di pollo..ero io che avevo delle balle..).
No non è vero..è che il petto di pollo alla griglia è secco e stopposo, insomma PER ME E' NO!
Quindi non l'ho fatto alla griglia, ma con una marinatura da leccarsi i baffi..eccolo!

INGREDIENTI

PETTO DI POLLO
SALSA DI SOIA
1 ARANCIA
1 FINOCCHIO
SALE Q.B
PEPE Q.B
OLIO EVO
SEMI DI GIRASOLE
MIELE DI CASTAGNO BIO

Mettete subitissimo il pollo a marinare in modo che assorba tutti i gli aromi.
Mettetelo quindi in un piatto, grattugiate sopra la scorza dell'arancia, pepate, aggiungete un filo d'olio e la salsa di soia (a vostro pacere).


Nel frattempo pelate l'arancia a vivo..nel modo che vedete nella foto.


Poi pulite il finocchio e tagliatelo a fattine sottili.
Prendete il pollo e adagiatelo in una padella con un filo d'olio e versate anche tutta la marinatura.


Fate cuocere a fuoco vivo 1 minuto per parte poi abbassate il fuoco e coprite con il coperchio finché la marinatura non si sarà ridotta.
In questo modo il pollo rimarrà così morbido che non vi sembrerà di mangiare un petto di pollo.

Condite arance e finocchi con olio, sale e pepe. Mettete il pollo sulla sua bella insalata.
Finite con i semi di girasole e un filo di miele di castagno che è perfetto: con il suo sapore amarognolo completerà il tutto!
Perché stare a dieta soffrendo quando abbiamo a disposizione tanti modi per farlo senza accorgercene??



Buon appe..e 
alla prossima!!




lunedì 24 novembre 2014

GNOCCHI DI BARBABIETOLA ROSSA E RICOTTA CON FONDUTA DI TALEGGIO, RADICCHIO TREVIGIANO E NOCCIOLE

... un inno alle sfide...



Il tempo è poco, ormai si sa! Per chi, oggi come oggi, ha la fortuna di avere un lavoro, il tempo è decisamente poco, e in quel poco bisogna incastrare tutto. 
Non sono una pianificatrice, spesso improvviso, ma so organizzarmi bene e so ottimizzare i tempi incastrando tutto al millesimo perfetto........
......a volte però qualcosa mi sfugge..
Questo piatto parte da lì, da una spesa fatta di fretta, da una dimenticanza (le patate previste nella ricetta originale di VerdeCardamomo...le ho lasciate al supermercato) e dalla ricerca in frigorifero di un alleato (la ricotta).
Dalla continua scoperta che anche in poco tempo, magari anche con qualche imprevisto, si può portare in tavola qualcosa di sempre nuovo, fatto completamente in casa, genuino e anche colorato. 
"La gatta frettolosa fa i gattini ciechi"..questo dico sempre ai miei alunni quando fanno i compiti troppo velocemente, si dimenticano sempre qualcosa.
Questa è la prova però, che alcune dimenticanze dovute alla fretta si trasformano in piacevoli scoperte ( non diteglielo però...sssshhhh)!!!
Sabato sera ho preparato questi..vi metto la pulce..così poi ci provate anche voi perché meritano!

INGREDIENTI PER GLI GNOCCHI

300 GR DI BARBABIETOLA ROSSA (IO GIA' PRECOTTA..SEMPRE PER OTTIMIZZARE)
300 GR DI FARINA 00
250 GR DI RICOTTA 
SALE

INGREDIENTI PER IL CONDIMENTO

TALEGGIO
RADICCHIO TREVIGIANO
1 SCALOGNO
NOCCIOLE
SALE
PEPE
OLIO EVO

Per prima cosa frullate la barbabietola, salate e in una ciotola incorporate la ricotta, mescolando con una spatola.
Setacciate la farina su una spianatoia, fate la fontana al centro e versate il composto di barbabietola e ricotta e iniziate a amalgamare. Lavorate l'impasto velocemente finché non sarà diventato liscio ed omogeneo. Aggiungete altra farina solo se serve, meno farina mettete, più morbidi rimarranno gli gnocchi!

 


Infarinate poi la spianatoia e formate dei cordoncini di impasto e tagliate con il coltello dei pezzetti di circa 3 centimetri, lasciandoli sulla spianatoia separati uno dall'altro in modo che non si incollino tra di loro e cospargendoli con un pizzico di farina.



Nel frattempo che gli gnocchi si asciugano, fate bollire l'acqua per la cottura, poi calateli nell'acqua uno alla volta.

Fate soffriggere metà scalogno in olio evo. Tagliate a striscioline il radicchio e mettetelo in padella a rosolare per 1 minuto ( non fatelo cuocere troppo se no si appassirà troppo e perderà il suo colore). Salate e pepate a piacere e aggiungete il Taleggio a pezzetti, spegnendo il fuoco.

Quando gli gnocchi saranno cotti e verranno a galla, scolateli con una mestola forata, versate nella padella del radicchio e mescolate, aggiungendo poco alla volta un po' di acqua di cottura, che aiuterà il formaggio a sciogliersi e renderà tutto più cremoso.



Impiattate e finite con le nocciole.




Neanche ve lo dico che robina è...
 Ciao ragazzacci..buon appe!



"Non c'è posto al mondo che io ami più della cucina. Non importa dove si trova, com'è fatta: purché sia una cucina, un posto dove si fa da mangiare, io sto bene. Se possibile le preferisco funzionali e vissute. Magari con tantissimi strofinacci asciutti e puliti e le piastrelle bianche che scintillano." (Banana Yoshimoto - Kitchen)


lunedì 17 novembre 2014

KNÖDEL...CANEDERLI TIROLESI ALLO SPECK






L'Alto Adige ha odore di casa per me.
E' uno di quei posti dove, quando ci torni, ti ricordi le strade, i negozi, le persone..e lì le ritrovi, anno dopo anno come se il tempo si fosse fermato, come se non fosse cambiato niente.
La neve ha questo potere.
Amo questo posto, è un posto incantato. Natale diventa una magia, fatta di odori di cannella, di speck, di vin brulè, di legna bruciata e strudel alle mele..di gente ospitale e cordiale.
A questi posti sono legati indissolubilmente i miei ricordi...di quel freddo che riscalda, il suono delle campanelle, le luci e gli angeli.
Ricordi dei momenti belli...


Nostalgia nostalgia canaglia....
Nostalgico anche il palato ahimè...
Natale si avvicina...solo 37 giorni!!
E noi iniziamo a prepararci...
Cenetta tirolese per due...romanticherie!!!!


INGREDIENTI

200 GR DI PANE RAFFERMO
100 GR DI SPECK
2 UOVA
40 GR DI FARINA
1 CIPOLLA
30 GR DI BURRO
150 ML D LATTE
1 CUCCHIAIO DI PREZZEMOLO
1 CUCCHIAIO DI ERBA CIPOLLINA
UN PIZZICO DI PEPE
UN PIZZICO DI NOCE MOSCATA
SALE
OLIO EVO

Per primissima cosa tagliate il pane raffermo a dadini di circa 1 centimetro, aggiungete le uova sbattute in precedenza con un pizzico di sale, di pepe e di noce moscata e il latte, mescolate tutto e lasciate a riposare circa 2 ore mescolando di tanto in tanto.



Successivamente tagliate finemente lo speck con la cipolla e mettetelo a rosolare in una padella con olio e una noce di burro.


Quando lo speck si sarà cotto e raffreddato, aggiungetelo al pane e aggiungete anche gli altri ingredienti (prezzemolo ed erba cipollina).
Mescolate e infine aggiungete la farina, mescolate bene e lasciate il tutto a riposare per mezz'oretta.



Bagnatevi poi le mani, e formate delle palline di circa 8 centimetri di diametro e passatele nella farina.



Cuoceteli poi nel brodo di carne per circa 15 minuti, scolateli e serviteli nel brodo stesso o con il burro fuso e salvia..o in realtà con cosa vi piace..secondo me con una salsa fatta con un buonissimo formaggio trentino ci starebbe proprio bene! Vedete voi!
Un consiglio: se li cuocete nel brodo la farina lo intorbidirà, dopo la cottura scolateli e mettete altro brodo (io non ne avevo più!!).




Gewürztraminer come se piovesse..e 
buon appe ragazzi!!
Auf windersehen!!

sabato 15 novembre 2014

"FARROTTO" ALLA CREMA DI ZUCCA

...riso risotto..fatto farrotto...



Questa è la storia di una zucca che voleva esser vellutata..
...e di un farro quasi dimenticato.
E' la storia di un incontro nato per caso e risultato vincente e saporito..
una storia che più o meno diceva così..

INGREDIENTI

500 GR DI ZUCCA
2 PATATE GRANDI
2 SCALOGNI
FARRO
VINO BIANCO
BRODO VEGETALE
SALE Q.B
OLIO EVO
PROVOLA PICCANTE

La verità??? Volevo fare solo una vellutata!
Ma poi...cercando nella credenza qualcosa, mi è capitato tra le mani il farro e non ho resistito a provare! Il risultato ragazzi è stato sorprendente: lo sposalizio perfetto tra la dolcezza e morbidezza della vellutata, il farro rustico e la provola piccante.
Come si dice?? Gli incontri migliori avvengono per caso...ecco..appunto!
Per la vellutata tagliate lo scalogno e mettetelo a soffriggere in olio evo, senza dorarlo troppo.
Tagliate poi a tocchetti la zucca e le patate e mettetele nella pentola con lo scalogno, mescolate e lasciate insaporire.


Riempite poi la pentola con abbondante acqua, finché le verdure non saranno completamente coperte, e salate.


Quando saranno cotte, frullate il tutto con il frullatore ad immersione fino ad ottenere una crema liscia e senza pezzetti.
Poi tagliate e mettete a soffriggere l'altro scalogno e procedete con il farro così come si farebbe con un risotto.
Quindi, versate il farro nella padella con lo scalogno, e lasciatelo tostare un minuto, dopodiché sfumatelo con un goccio di vino bianco.


Lasciatelo cuocere lentamente tirandolo con il brodo, aggiungendolo quindi poco per volta.
A circa metà cottura del farro, aggiungete al posto del brodo, la vellutata.
Versate mestoli di vellutata finché il farro non si sarà cotto completamente.
Infine, aggiungete poi della provola piccante grattugiata direttamente il padella oppure nel piatto.


Un piatto rustico, che in queste sere autunnali..ci sta!
Non aggiungo altro..buon appe e 
a presto se vi va!

venerdì 14 novembre 2014

BISCOTTONI DELLA NONNA..(QUELLI VERI)

..e i tesori nascosti nei cassetti...


Le ricette delle nonne sono dei piccoli tesori, un po' come dei reperti storici da custodire, rispolverare di tanto in tanto e riporre accuratamente.
Sono legate a ricordi di noi bambini, che guardavamo appiccicati al forno, i miracoli della lievitazione di torte e biscotti, saziandoci già con gli odori.
Ricordo che quando ero piccola, la nonna materna sfornava stampi e stampi di questi biscotti, li faceva raffreddare e faceva sacchetti su sacchetti che distribuiva a tutte le nuore per i nipotini.
L'odore si sentiva già alle scale e le facevo quattro a quattro per arrivare su il più presto possibile.
Quando si andava a casa sua non mancavano mai.
C'era il cassetto delle meraviglie.... a casa della nonna.
Alle nonne sono legati i ricordi più belli, quando l'intera famiglia, zii, cugini, parenti lontani e vicini si sedevano tutti alla stessa tavola, per ore.. " i grandi" finivano di mangiare tardi e prendevano il caffè alle cinque si pomeriggio, e noi bambini stavamo già facendo merenda con i biscotti. Confesso che avevo il vizietto, quando i grandi erano a fumare, di fare il giro di tutte le tazzine a scolare l'ultimo goccio di caffè, quello che rimane di solito sul fondo della tazzina..che scricchiola sotto i denti perché lo zucchero non si è sciolto bene..ahhh che goduria! Mi sembrava la cosa più buona del mondo!
Questa ricetta viene direttamente da là..dal forno della nonna.
Per quanto provi e riprovi a farli da anni, non sono mai come i suoi.. si avvicinano molto, ma non sono uguali. 
Come ogni tesoro che si rispetti..avrà sicuramente il suo segreto...

Allora..con le dosi della nonna avrei offerto la colazione a tutto il condominio.. io ho dimezzato!

INGREDIENTI

750 GR DI FARINA                                                               ( IO 375 GR)
250 GR DI FECOLA DI PATATE                                         ( IO 125 GR)
500 GR DI ZUCCHERO                                                        ( IO 250 GR)
DOSE DI LIEVITO DA PER 1 KG                                       ( IO MEZZA BUSTINA)
200 GR DI BURRO                                                               ( IO 100 GR)
5 GR DI AMMONIACA                                                        ( IO 2,5 GR)
6 UOVA                                                                                  ( IO 3)
(UN GOCCIO DI LATTE CALDO)


Null'altro c'era scritto sulla ricetta originale..una volta non usava elencare passaggio per passaggio il procedimento..erano pochi gli ingredienti e ogni donna di casa che si rispettasse sapeva cosa fare con un elenco di ingredienti come questo.
Io ho setacciato farina, fecola, lievito insieme, in una ciotola capiente.
Ho fatto il classico vulcano al centro e ho messo le uova, lo zucchero, il burro a temperatura ambiente e l'ammoniaca sciolta in un goccio di latte caldo e ho lavorato l'impasto come fosse una frolla.


Ho formato un panetto che ho avvolto nella pellicola e lasciato riposare in frigo mezz'oretta.



Poi ho formato dei cordoncini di pasta di diametro circa di un centimetro, un centimetro e mezzo e lunghi sei, e li ho adagiati nella teglia ricoperta di carta da forno.



Infornati in forno già caldo a 150° per 45/50 minuti.



Si lo so..quando aprite il forno a cottura ultimata l'odore che esce è di disinfettante per WC, ma è l'effetto dell'ammoniaca, nel giro di qualche secondo svanirà e non lascerà ASSOLUTAMENTE nessuna traccia nel sapore dei biscotti.
Ci sono dolci, specialmente biscotti come questi che prevedono l'uso dell'ammoniaca che altro non è che una polvere lievitante usata in pasticceria ( carbonato d'ammonio) , da non confondere quindi con l'ammoniaca che si utilizza per le pulizie di casa ..anche se l'odore confesso che la prima volta ha lasciato spaesata anche me.

Fidatevi delle nonne!!!




venerdì 7 novembre 2014

GNOCCHI DI SEMOLINO AI PORRI CON PROVOLA PICCANTE E SPECK CROCCANTE

...quasi dimenticatoio..quasi


Vado a fare la spesa e mentre mi gingillo tra le corsie in cerca di ispirazioni..

A P P A R E

L U I

I L   S E M O L I N O

C'è stato un tempo, quando ero giovane,  qualche anno fa in cui non ne capivo il senso; per me il semolino era una pappina per neonati e stop. 
Poi mi capitò una cena improvvisata, quindi tempo per organizzarsi praticamente zero, la voglia di gnocchi e L U I...I L   S E M O L I N O.
Fu una rivelazione.
Poi la vita va che il tempo passa e ci si concentra su altre cose e il povero semolino è caduto un po' nel dimenticatoio.
Fino a ieri sera.

INGREDIENTI PER 4 PERSONE

1 PORRO GRANDE
2 UOVA
MEZZO LITRO DI LATTE
250 GR DI SEMOLINO
SALE Q.B
PREZZEMOLO
PROVOLA PICCANTE
1 GOCCIO DI LATTE
BURRO
SPECK A CUBETTI
OLIO EVO


Per primissima cosa lavate e tagliate il porro a rondelle e mettetelo in una padella con l'olio a soffriggere.


Nel frattempo mettere a scaldare il latte, salarlo e quando è giunto al bollore, abbassare la fiamma e versare il semolino mescolando con una frusta non elettrica finché non sarà incorporato tutto.
Aggiungere 2 uova e mescolare e infine aggiungere anche il porro e una manciata di prezzemolo tritato. 


Lasciar raffreddare e con l'impasto formare delle palline.


Tagliate lo speck a listarelle e mettetelo in una padella con olio finché non sarà croccante.
Tagliate poi la provola a cubetti e mettetela nella terrina sopra gli gnocchi, insieme ad un po' di burro e un goccio di latte e mettete in forno a 200° per 15 minuti.
Un giro di grill e fuori dal forno!
Guarnite con lo speck croccante e mangiateli caldisssimi!



Alla prossima!
Bye...

giovedì 6 novembre 2014

MORBIDINI DI CIOCCOLATO FONDENTE ALL'ARANCIA

... il vaso dei biscotti non deve rimanere mai vuoto...


Finalmente ho ripreso il mio ritmo culinario. 
Finalmente ho preparato quei biscotti che ho in mente da un po'. 
Ho un quaderno di ricette che conservo da quando ero piccola, quando mia mamma preparava dolci e io la guardavo smaniosa e incantata.
Mi facevo dare la ricetta e la ricopiavo pazientemente.."quando sarò grande la rifarò!!".
Chiaramente ero la prima ad assaggiare tutti i suoi dolci..altrettanto chiaramente nonostante sia cresciuta, è ancora così.
Questa ricetta viene da lì, da quella raccolta di dolci progetti..non ricordo di preciso chi me la diede.
Ho tolto qualcosa..aggiunto qualcos'altro..il risultato però..è perfetto!

INGREDIENTI X CIRCA 30 BISCOTTI

220 GR FARINA 00
220 GR CIOCCOLATO FONDENTE (IO 70%)
110 GR BURRO
2 UOVA
80 GR ZUCCHERO INTEGRALE DI CANNA BIO MASCOBADO
MEZZA BUSTINA DI LIEVITO
1 PIZZICO DI SALE
SCORZA DI MEZZO ARANCIO BIO
1 PIZZICO DI CANNELLA

Per prima cosa mettete il burro e il cioccolato spezzettato a sciogliere in un pentolino a bagno maria.
Contemporaneamente sbattete con una frusta (anche non elettrica va benissimo), le 2 uova e lo zucchero Mascobado.
Apro una piccolissima parentesi su questo zucchero meraviglioso.
Lo zucchero Mascobado, (o Muscovado) è il vero zucchero di canna grezzo, originario delle Filippine ed è estratto dalla canna da zucchero.
E' uno zucchero molto particolare leggermente umido, molto scuro e con un sapore intenso che ricorda la liquirizia e in quanto prodotto integrale e bio, ha subito pochissime lavorazioni e sofisticazioni chimiche, quindi trattiene tutti i principi attivi che normalmente si perdono nella raffinazione dello zucchero bianco. (P-R-O-V-A-T-E-L-O) . 

  

Una volta sciolto il burro insieme al cioccolato, unirlo alle uova sbattute con lo zucchero (accertatevi che burro e cioccolato non siano roventi..potrebbero fare una reazione non piacevole con le uova crude..quindi fate raffreddare un po').
Incorporate poi la farina setacciata con il lievito, un pizzico di sale e un pizzico di cannella (io veramente non l'ho messa, aspetto la neve e il vin brulè per aggiungere la cannella ai miei dolcetti!!)
Quando avete incorporato circa metà farina, aggiungere la scorza di arancia e continuate a mescolare con la frusta.


A questo punto l'impasto sarà già bello appiccicoso. Continuate a setacciare la restante farina finché avrete ottenuto un impasto così.


Ora, accendete il forno a 180° e mettete l'impasto in frigo 10 minuti in modo che si solidifichi un po'.
Togliete dal frigo e prendete l'impasto a cucchiaiate e con le mani fate delle palline e adagiatele un una teglia foderata con la carta da forno.


Dritte in forno per 10 minuti. Son pronte da togliere quando saranno tutte crepate..così!


Non ve lo dico neanche il profumo che hanno lasciato in casa..!
Spolverizzate di zucchero a velo, o zucchero a velo misto cannella..e ciao..arrivederci e grazie!



Provare per credere!!!


"Lo sai perché mi piace cucinare?" "No, perché?" "Perché dopo una giornata in cui niente è sicuro, e quando dico niente voglio dire n-i-e-n-t-e,  una torna a casa  e sa con certezza che aggiungendo al cioccolato rossi d’uovo, zucchero e latte l’impasto si addensa: è un tale conforto!" 
(Meryl Streep – attrice americana - dal film "Julie & Julia")




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